I tram di Torino

Linee tranviarie a Torino                

Fatti e curiosità nell'esercizio tranviario a Torino English

Il 2 dicembre 1883 circolò per la prima volta lungo i binari cittadini un tram elettrico ad accumulatori, ma la prima linea della società Belga-Torinese ad essere elettrificata (il 1° maggio 1898) fu la linea dei Viali,
Foto tratta dal film "Fango e gloria" Istituto Luce ©
La linea dei Viali in via Cernaia
antenata dell'attuale linea 16.

La Saeai nacque nel 1898, al momento dell'elettrificazione della rete, per cui non ebbe mai tram a cavalli,
Tram a cavalli della Torinese in piazza Carlo Felice
così come l'Atm che ad essa subentrò nel 1907 con la legge sulle municipalizzazioni. Ma quando nel 1923 la rete, gli impianti e le vetture della Belga vennero riscattati dall'Atm, quest'ultima entrò in possesso anche di alcuni cavalli che vennero rivenduti nel corso dello stesso anno.

Tra fine Ottocento e i primi decenni del Novecento la rete tranviaria era fittissima: si potevano trovare i tram perfino tra i viali all'interno del parco del Valentino.
La linea I della Stt lungo i viali del Valentino nei primi anni del Novecento

Nello stesso periodo, in un'epoca in cui l'analfabetismo era ancora diffuso, si utilizzavano colori e ideogrammi
Gli ideogrammi identificativi e le successive tabelle delle linee Saeai
per distinguere facilmente le diverse linee. In seguito l'Atm adottò i numeri, mentre la Belga utilizzò le lettere per distinguere le varie linee.

Le prime fermate
Foto archivio storico Gtt ©
Fermata del tram davanti la stazione Porta Nuova
fisse risalgono a marzo del 1901. Fino ad allora le fermate erano a richiesta in qualunque punto del percorso.

Nel 1906, all'Esposizione di Milano, la Fiat e la Diatto presentarono un curioso prototipo di tram a benzina.
Foto archivio storico Gtt ©
Il prototipo di tram a benzina presentato nel 1906 a Milano da Fiat e Diatto

Durante la prima guerra mondiale venne stipulata una convenzione con la Società Anonima Proiettili che prevedeva l'istituzione di servizi speciali tranviari
Il servizio trasporto proiettili durante la I guerra mondiale
per il trasporto dei proiettili
Foto archivio storico Gtt ©
Un convoglio tranviario per il trasporto di proiettili
tra le due fabbriche di via Caserta e corso Stupinigi e verso le caserme cittadine.

Un altro tipo di servizio speciale tranviario
Il servizio trasporto feriti durante la I guerra mondiale
fu quello attivato per trasportare i feriti
Convogli tranviari per il trasporto feriti durante la I guerra mondiale
Foto archivio storico Gtt ©
di guerra dalle stazioni agli ospedali cittadini.

Con l'entrata in guerra dell'Italia nel 1915, l'Atm iniziò ad avere problemi di copertura dell'organico a causa del richiamo alle armi di parte del personale. Così dall'anno seguente iniziarono le assunzioni di personale femminile con la qualifica di bigliettaie.
Foto archivio storico Gtt ©
Personale femminile dell'Atm durante la prima guerra mondiale

Al termine della prima guerra mondiale l'inflazione determinò, oltre a un aumento generalizzato dei prezzi, anche la scarsità di monete, per cui vennero emessi dei gettoni
Gettone tranviario valido per una corsa
validi per una corsa tranviaria, utilizzati fino al 1923 anche come moneta di scambio negli acquisti.

Nei primi decenni del Novecento le linee Atm percorrevano anche vie secondarie: alcune, come via Porta Palatina
Via Porta Palatina e IV Marzo
o via Palazzo di città,
Via Palazzo di città
erano così strette che i tram correvano a filo delle case e, in alcuni punti, i due binari confluivano in uno solo.

Mentre le vetture dell'Atm erano in livrea
Le due livree della Belga e dell'Atm
Foto Antonio Accattatis ©
rosso e crema, quelle della Belga erano verdi e giallo paglierino. Dopo il riscatto della rete della Belga, l'Atm sottopose alla scelta dei suoi utenti quale livrea adottare. Vinse la livrea rosso e crema, ma l'Azienda ebbe appena il tempo di terminare il lavoro di riverniciatura delle motrici giunte dalla società concorrente, quando un decreto ministeriale impose nel 1928 che tutte le motrici tranviarie urbane dovessero adottare una livrea in due toni di verde.
La livrea del 1928 in due toni di verde
Foto Antonio Accattatis ©
.

Con l'avvento delle motrici unidirezionali si adottarono i cosiddetti capilinea a cappello di prete,
Capolinea a cappello di prete della linea 18
che permettevano l'inversione di marcia in spazi ridotti a prezzo di un breve tratto in retromarcia.

Tra le tranvie intercomunali, la Torino-Saluzzo
Foto Giacinto Masino ©
Locomotore a vapore 30 (Venasca) della Torino-Saluzzo
era l'unica a scartamento ridotto (1.100 mm) e per questo condivideva con la linea 7, nel tratto in comune, la sola rotaia destra del binario.

Con l'apertura dei mercati generali vennero istituiti i tram merci,
Foto archivio storico Gtt ©
Convoglio tranviario ai mercati generali
convogli composti da motrici e rimorchi che trasportavano generi ortofrutticoli verso i mercati rionali.

Negli anni Trenta il tram era sostanzialmente l'unico mezzo di trasporto cittadino, per cui vennero istituiti servizi speciali per gli eventi sportivi, ma anche per collegare i teatri
Avviso al pubblico per i servizi speciali per i teatri negli anni Trenta
cittadini con i diversi quartieri della città al termine degli spettacoli.

Il 3 giugno 1942, a causa della limitazione disposta per i servizi di auto pubbliche durante il periodo notturno, venne istituito un servizio tranviario notturno
Il servizio tranviario notturno
di otto linee tra mezzanotte e le cinque per collegare il centro con i diversi quartieri cittadini.

Con la seconda guerra mondiale si ripresentò il problema della carenza di personale, e di nuovo si tornò ad assumere personale femminile
Foto archivio storico Gtt ©
Bigliettaia al lavoro sulla linea 3 durante la seconda guerra mondiale
per l'esercizio. La maggior parte di loro venne licenziata immediatamente al termine del conflitto; uno sparuto numero di diciassette bigliettaie che non aveva altri mezzi di sussistenza continuò a lavorare fino alla primavera del 1948, quando anche per loro fu deliberato il licenziamento. Oltre l'indennità di licenziamento venne loro riconosciuta una somma pari a due mensilità.

Durante la guerra, ai danni subiti dai bombardamenti, si aggiunsero le requisizioni
Motrice Atm 130 utilizzata con la matricola 73 sulla rete tranviaria di Monaco
del comando tedesco che portò in Germania sei filobus e ventidue vetture tranviarie dell'Atm

La linea dalla vita più effimera fu la 27 che circolò per soli 102 giorni, poco tempo dopo la fine della II guerra mondiale. Nella prima metà degli anni Sessanta la stessa numerazione venne utilizzata per un servizio speciale Fiat.
Foto Joseph J. Jessel ©
Linea 27 in corso Agnelli nel 1960

Le due circolari della linea 16, alla loro riattivazione
Comunicazione delle modifiche alla rete dal 18 novembre 1946
nel 1946, vennero per qualche tempo denominate come "circolare rossa" e "circolare azzurra".

Dal 1946 al 1977 il servizio urbano veniva sospeso nella giornata del primo maggio. Un minimo di servizio era garantito da noleggiatori privati che garantivano, come in occasione degli scioperi, autobus sostitutivi
Autobus sostitutivi durante uno sciopero
sulle linee tranviarie principali.

In occasione dei festeggiamenti per i cento anni dall'Unità d'Italia, l'Atm mise in servizio dodici autobus a due piani
Autobus a due piani sulla linea speciale E2
Foto Jean-Henry Manara ©
di colore rosso e crema, una ovovia che collegava la zona espositiva col parco Europa a Cavoretto e la monorotaia,
La monorotaia di Italia '61
avveniristica ferrovia sopraelevata tra il museo dell'automobile e il palazzo del Lavoro.